Le giornate di uno scrutatore
(non è che voglio competere con Calvino eh!)
Le giornate di uno scrutatore iniziano il giorno in cui si riceve la nomina dal comune, e si guarda il calendario cercando di ricordare eventuali impegni per il periodo delle elezioni.
Poi, il Sabato prima del voto, ci si incontra al seggio con gli altri scrutatori, il presidente ed il suo segretario. Tutti insieme prepariamo l'occorrente, e mettiamo centinaia di timbri e firme su schede e registri vari.
Non è un lavoro molto faticoso, specialmente se il presidente ci tiene poco alla forma, e permette una certa elasticità nello stabilire i turni per le pause, ma comunque è stancante e tornando a casa mi sentivo piuttosto stufo.
La paga non è granchè rispetto alle ore di impegno, ma francamente non lo faccio tanto per i soldi, ma più per un senso di dovere civico: anche se farà sorridere, mi compiaccio di partecipare ai meccanismi della democrazia, e svolgere un servizio utile alla collettività.
Oltre al fatto che impiccione come sono, mi diverto a conoscere tutte le persone che vengono a votare, ed essendo stato scelto come vice presidente (più che altro per rinuncia degli altri scrutatori) dovevo controllarne i documenti.
Un saluto ed un abbraccio a David, il nostro presidente, ad Alessandro il segretario ( e cuoco al Boscaiolo), a Laura di S.Angelo (forse da piccolo era la mia insegnante di catechismo), ad Anna di Marina di Montemarciano, e Lucia già amica della mia nipotina Sara: a presto gente!
Affollavano il seggio, soprattutto durante il conteggio delle schede, i rappresentanti di lista, dei quali saluto Francesca la tanghèra (non vieni più a ballare?), e la giovanissima Marzia: ciao!
P.S.
Tranquillo Silvio: nessun broglio nel mio seggio.
Le giornate di uno scrutatore iniziano il giorno in cui si riceve la nomina dal comune, e si guarda il calendario cercando di ricordare eventuali impegni per il periodo delle elezioni.
Poi, il Sabato prima del voto, ci si incontra al seggio con gli altri scrutatori, il presidente ed il suo segretario. Tutti insieme prepariamo l'occorrente, e mettiamo centinaia di timbri e firme su schede e registri vari.
Non è un lavoro molto faticoso, specialmente se il presidente ci tiene poco alla forma, e permette una certa elasticità nello stabilire i turni per le pause, ma comunque è stancante e tornando a casa mi sentivo piuttosto stufo.
La paga non è granchè rispetto alle ore di impegno, ma francamente non lo faccio tanto per i soldi, ma più per un senso di dovere civico: anche se farà sorridere, mi compiaccio di partecipare ai meccanismi della democrazia, e svolgere un servizio utile alla collettività.
Oltre al fatto che impiccione come sono, mi diverto a conoscere tutte le persone che vengono a votare, ed essendo stato scelto come vice presidente (più che altro per rinuncia degli altri scrutatori) dovevo controllarne i documenti.
Un saluto ed un abbraccio a David, il nostro presidente, ad Alessandro il segretario ( e cuoco al Boscaiolo), a Laura di S.Angelo (forse da piccolo era la mia insegnante di catechismo), ad Anna di Marina di Montemarciano, e Lucia già amica della mia nipotina Sara: a presto gente!
Affollavano il seggio, soprattutto durante il conteggio delle schede, i rappresentanti di lista, dei quali saluto Francesca la tanghèra (non vieni più a ballare?), e la giovanissima Marzia: ciao!
P.S.
Tranquillo Silvio: nessun broglio nel mio seggio.