10 marzo 2006

Festa delle donne

Mi sarebbe piaciuto scrivere qualcosa di intelligente sulla festa dell' 8 Marzo.
Ma primo: ho avuto pochissimo tempo; secondo: non è facile scrivere qualcosa che andasse al di là dei soliti e semplici auguri.
Di questa festa viene detto spesso male.
Viene detto che non si può essere libere un giorno e prigioniere tutto l'anno.
Viene detto che ormai si celebra più la soggezione delle donne, che la loro liberazione.
Viene detto che non bisognerebbe festeggiarla a base di spogliarelli maschili.
Che la Festa delle donne dovrebbe essere tutti i giorni, e che ormai è solo un business, e le persone di oggi neanche sanno cosa significhi e perchè si festeggia.
Che sarebbe molto meglio che fosse eliminata, perchè è diventata solo un automatismo che seguiamo acriticamente.
Tutte cose in parte o in toto vere e condivisibili.
Ma la verità è che la memoria dell'Uomo (maschio o femmina) è corta.
Ed anche la vista è corta.
Se ci guardiamo intorno, vedremo sicuramente che ancora sono molte le cose da fare, magari proprio in noi stessi.
E le celebrazioni servono esattamente a mantenere vivo il ricordo, e attento lo sguardo.
Sta poi a noi non renderele banali, volgari o inutili, ma questo vale per ogni momento della nosta vita.
Può darsi che un giorno questa festa venga abbandonata: speriamo che sia perchè non ce ne sarà più bisogno.
Quindi si lasci pure stare chi vuole viverla in modi che possono essere giudicati svilenti o superficiali.
La libertà è anche questa.
Sappiamo che ci sono ancora luoghi dove nascere donna è uno sbaglio imperdonabile.

Così, piuttosto che postarere cose banali e scontate, preferisco linkare qualcuno che ho inontrato girellando per il web e che ha scritto qualcosa che mi è piaciuto: in questo blog.